BREAKOUT KINGS | Un'altra serie senza finale


Buon pomeriggio,
ieri sera ho terminato il mio recupero di Breakout Kings su Netflix e come immaginavo il telefilm non presenta una conclusione.
Composta da due stagioni di 13 e 10 episodi, questa serie della A&E Network è stata cancellata il 17 Maggio del 2012, regalandoci uno di quei finali aperti da spaccare lo schermo.
Creata dallo stesso produttore di Prison Break, Matt Olmstead, la serie aveva di fronte a se un brillante futuro, soprattutto per gli orfani di PB che hanno deciso di dare uno sguardo al nuovo prodotto di Olmstead. 
La delusione non tarda ad arrivare, il pilot è la tomba di questa serie.
Breakout Kings nasce in casa FOX, ma visti i bassi ascolti e il poco successo ottenuto, la serie viene presto cancellata, ma A&E Network, l'eroe del salvataggio di tante serie, decide di prende sotto la sua ala il telefilm, e lo riporta in vita per una Seconda Stagione.
La seconda stagione riesce a trarre insegnamento dalla prima, è possibile notare un miglioramento, ma purtroppo l'impegno non basta per salvare la serie che presto viene cancellata senza un rinnovo.


Entriamo nel dettaglio.
Di cosa parla questa Breakout King? Beh.. prendete una serie crime qualsiasi e al posto di una squadra di poliziotti o detective, metteteci dei detenuti, scelti per formare un team adatto a ricercare i loro "simili", evasi da qualche carcere sparso per lo stato.
Ecco quindi la trama: Charlie e Ray, due Marshall, indagano per catturare dei prigionieri evasi con l'aiuto di tre detenuti. A missione completata, i tre, ricevono una riduzione di pena di un mese per ogni cattura.
Il problema di questo telefilm è proprio questo, la trama banale e scontata.
Matt Olmstead, sfruttando il successo di Prison Break, ha cercato di ricreare una nuova serie con il tema della prigione. Non potendo ricreare un prodotto simile al suo ultimo successo, decide di tenere la prigione, usare nuovamente dei detenuti come personaggi della storia, ma punta ad un nuovo schema e a un set diverso dalle mura di una galera.
Per rafforzare il legame con Prison Break, decide in oltre di classificarlo come un vero e proprio spin-off della serie madre, e per sottolineare il collegamento, nella puntata 1x03, abbiamo T-Bag.
Infatti nel terzo episodio, proprio per evitare di perdere tempo e ribadire il concetto dello spin-off, l'evasione su cui la squadra lavora è proprio quella di Theodore Bagwell , cioè il personaggio di T-Bag che abbiamo conosciuto e amato in Prison Break.

Come tanti telefilm nel suo genere, Breakout Kings, utilizza il formato stand-alone con la presentazione di un nuovo caso per puntata, dove i detenuti collaborano con Charlie e Ray per catturare l'evaso.
La serie si presenta dunque come un tipico police procedural, con personaggi diversi e nuove storie.
Dopo qualche puntata monotona e spesso identica alle precedenti, è possibile notare un leggero miglioramento nel corso della Prima Stagione, abbiamo modo di scoprire qualcosa di più sul passato di Shea, di Erica e di Lloyd, e la serie inizia a prendere forma.
Dopo un colpo di scena nel finale di stagione, la Seconda Stagione prende una nuova piega e i collegamenti tra i vari casi si fanno sempre più frequenti, rendendo la serie piacevole e scorrevole.
Se inizialmente Breakout Kings si presenta come il tipico telefilm crime con qualche piccola differenza nella forma, nel corso delle stagioni la serie cerca di sfruttare il lato crime solo per introdurre nuovi argomenti e cerca di puntare a una trama che vede risaltare i personaggi e le loro vicende personali.
La serie non ha avuto modo di crescere, maturare e mostrare tutte le storie e i collegamenti a cui puntava, abbiamo avuto una misera prima stagione di 13 episodi, e una seconda stagione di 10, che non sono riuscite a rendere giustizia a una serie che poteva meritare di più.
Mi permetto di fare un confronto veloce con tre serie a caso, le prime che mi vengono in mente: Bones, Supernatural e Law And Order. 
Tre serie che non hanno nulla a che fare con Breakout King. 
Si, lo so.
Il confronto è basato sulla trama che hanno avuto modo di aprire nel corso delle puntate, la prima stagione, come le successive di Law and Order, sono state molto lente e simili fra loro, ma solo il tempo ci ha potuto regalare vari intrecci e collegamenti tra episodi, storie dei personaggi e tanto altro.
Supernatural è partita con episodi stand-alone di Dean e Sam che cacciavano demoni in giro per lo stato, ma solo dopo una stagione di 20 episodi siamo stati ripagati con i primi collegamenti tra le puntate.
Stesso discorso per Bones, un telefilm che ha sfruttato le stesse tecniche, ma che ha avuto fortuna e tanti rinnovi. 
Senza queste stagioni non avremo mai potuto scoprire il potenziale di queste serie.
Finisco quindi scrivendo che Breakout Kings non era un capolavoro, ma ha cercato di migliorarsi, senza però ottenere lo spazio per dimostrarlo in questo mondo seriale.
Riposa in pace Breakout Kings, non meritavi questa fine, io ti avrei regalato almeno una terza stagione.


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