BACK IN THE GAME | Altra Cagata ABC
Buongiorno Criticatori,
ieri sera, non chiedetemi come, ho cercato di portare a termine la visione di una delle serie più oscene prodotte dalla ABC.
Probabilmente questa emittente ci tiene molto a sfornare ogni anno delle cagate colossali, definibili con il termine "Series de stercore" ovvero "Serie di Merda".
Il telefilm è composto da una sola e inutile stagione, 13 episodi pesantissimi.
La protagonista è la sfigata di turno Terry, madre divorziata con a carico un figlio, che ha dovuto abbandonare la sua promettente carriera nel campo del softball al college, dopo essere rimasta incinta di un uomo che in seguito ha ferito i suoi sentimenti, tradendola e abbandonandola.
Terry è costretta a trovare un "rifugio" sicuro dove potersi rimettere in piedi, riorganizzare la sua vita e trovare un lavoro per mantere lei e il suo bambino.
La povera Terry ha un solo posto dove correre ai ripari, la casa del padre.
Il padre è chiaramente l'anima del telefilm, il tipico personaggio creato per far ridere (senza risultati).
Il telefilm è noioso e monotono.
Terry, visto il suo passato nel softball, accetta l'incarico di allenare la squadra del figlio, un gruppo di bambini imbranati e incapaci di giocare.
Potete immaginare la comicità ripetitiva dello show, bambini che sbagliano i lanci o cadono correndo, puntata dopo puntata, stesse scene.
Il padre di Terry, chiamato Cannone, condisce il tutto con i suoi pregiudizi e le battute cattive.
Back in the Game, dal primo episodio, è destinato alla cancellazione.
Come sempre vi scrivo se il telefilm presenta un finale.
In questo caso, dopo aver visto tutte e 13 le puntate, Back in the Game non presenta una vera e propria conclusione.
Il tipico formato da sitcom della durata di 20 minuti è realizzato con una trama stand-alone.
Ogni episodio apre un storia diversa che viene chiusa nel finale, il tredicesimo episodio presenta lo stesso formato.
Potete quindi lanciarvi in questo tragico recupero a vostro rischio e pericolo.
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