The Walking Dead 5x12 | The Return Of Young Rick
Buonsera Criticatori,
pronti per la recensione settimanale dedicata a The Walking Dead?
La puntata ha inizio con il debutto in società di Rick e gli altri, sono tutti molto emozionati e felici.
Carl non perde tempo, gli bastano 5 secondi per individuare una ragazza.
Logicamente come il galateo impone, gli ospiti portano un dono e ad occuparsene è Daryl.
Come già sapete, le tradizioni consigliano di portare un buon vino, un dolce o un animale morto.
Rick è diffidente, vuole capire come girano le cose a Pleasantville.
Scopriamo che il boss della situazione è una certa Deanna, che personalmente mi sta già sul cazzo.
Abraham, gentile come sempre, chiede a Aaron chi cazzo sia questa Deanna.
Ma Aaron ha occhi solo per Rick, e propone a lui di parlare per primo.
Rick:<<Salve a tutti, mi chiamo Rick e sono un The Walking Dead!>>.
Abitanti di Pleasantville: <<Ciaooo Rick!>>.
Nei primi minuti abbiamo un assaggio della modestia di Rick.
La puntata in due secondi si trasforma nel grande fratello, Deanna intervista i suoi prossimi affittuari con un test, pensa che dopo aver visto due puntate di Elementary, sappia coprendere la psiche umana.
Tesoro fumati meno canne.
Dopo due minuti in cui Rick ha precisato di aver ucciso il mondo, Deanna ha capito tutto, ha inquadrato il signor Grimes e smania per possederlo a letto.
Il gruppo deve seguire le nuove regole, e per farlo deve liberarsi delle proprie armi, probabilmente in una puntata speciale della Fox, si sono riforniti dai Samcro, perchè per farlo non bastano cinque minuti.
Come scrivevo nella precedente recensione, Aaron è un venditore Tecnocasa e aiuta Rick nella scelta della villetta sul mare.
Finalmente Rick ha l'opportunità di lavarsi e farsi la barba, e ora ditemi se non è vero quello che si dice in questi casi, ma è passato da Rick il Boss, a Young Rick.
D'ora in poi lo chiamerò così.
Toc toc.
Alla porta è quella brutta stronza di Jessie.
Dovete capire che per me, tutti i personaggi nuovi, sono un intralcio e provo a priori dell'odio insensato nei loro confronti.
<<Ciao sono Jessie e vorrei.. mmh.. tagliarti i capelli..si! Facciamo cosi, per ora ti taglio solo i capelli!>>.
<<Perdonami, ma io non so chi cacchio sei, e mi fido solo di Franco, il mio barbiere. Come vedi ho un certo look che solo cinque stagioni hanno potuto creare>>.
Cavolo avete notato come i ragazzi Grimes spopolano nel nuovo villaggio?
E' il turno del nostro Daryl, molto interessato a una conversazione con Deanna.
Deanna: <<Sto ancora cercando di inquadrare il signor Dixon>>.
Cara, non ho ancora inquadrato io Daryl, neanche i creatori della serie, perchè è chiaro che lui faccia il cazzo che vuole, e arrivi tu, che dopo una lettura su Freud, spari queste cazzate.
E' giunto il momento di portare a spasso il cane, e fare una passeggiata.
Tutto il gruppo va in perlustrazione e Young Rick non è da meno.
Ma il suo percorso finisce presto per colpa di uno scontro testa-ferro con una presunta scultura.
Potete immaginare che l'opera sia di Jessie, la nuova stalker di Rick Y.
Dopo una breve spiegazione, Jessie non capisce perchè nessuno colga la sua arte.
Ti sta dicendo che è un gufo di merda, accettalo!
Ma Jessie non si perde d'animo e per riprendersi dallo sconforto, guarda spudoratamente il culo di R.Y. ben fasciato in quei jeans.
Siamo passati da Rick, a Young Rick, Rick Y. e per finire R.Y.
Votate il vostro preferito.
Finalmente un fantastico momento tutto dedicato a Carol e Daryl.
<<Amore ti piace il mio nuovo look casa e chiesa?>>
<<Porca troia Carol cambiati. Lo sai che mi piaci vestita di pelle.>>
<<Amore fatti una doccia, credimi ne hai bisogno! Se vuoi una mano chiedi>>.
E' il turno di Carl, e non parlo di Young Rick, ma il vero Carl.
Dopo essere stato malamente scartato dall'unica ragazza viva in terra, le prova tutte, ma non ottiene risultati.
E' costretto a fare quello che fanno tutti nella sua situazione, seguire come un cane la tipa di turno.
BASTA CAZZATE
Anche in questa recensione non posso non prendermi un piccolo spazio nel articolo, per scrivere quello che ho realmente percepito da questo episodio.
Solitamente non mi soffermo a scrivere qualcosa a riguardo, ma questi ultimi due episodi meritano una riflessione in merito.
Se prima il tema base delle puntate era la sopravvivenza, ora la puntata si basa su altri due temi collegati tra loro: la fiducia vista come debolezza.
Rick ha ormai smesso di fidarsi del prossimo, nella sua riflessione finale, spiega come le persone siano cambiate e come ti valutino solo per quello che possono rubarti.
Per lui accettare questa nuova vità è un'opportunità che non può perdere per Judith e Carl, ma non ha certezze sul futuro, è insicuro e la sua fiducia è solo momentanea.
Spera in un cambiamento, e per farlo è costretto ad adattarsi e provare questa nuova esperienza.
Persino Michonne, la speranza del gruppo, non riesce a dormire serenamente, il pericolo è dietro l'angolo, e non sa se sia giusto fidarsi di queste persone, ma è decisa a impegnarsi e provare.
Ma fidarsi è sinonimo di debolezza?
<<Sono deboli e non voglio diventare come loro>>.
Carl in una sola frase racconta le paure e i dubbi che assillano il gruppo.
Fidarsi può essere visto come una debolezza e inziare una nuova vita "serena" in questa comunità , può indebolire il gruppo e renderlo vulnerabile.
In questa puntata vediamo una Carol diversa, una Carol radiosa e sorridente, che vede in questa nuova sistemazione, un'opportunità per partire da zero e vivere una vita apparentemente normale.
Che attrice ragazzi.
Mentire spudoratamente è il suo forte.
Quel sorriso finto e quella difficoltà nel togliere l'arma, una maniera per apparire debole e indifesa.
Ma non possiamo di certo dire lo stesso di Daryl, il suo è un rifiuto netto verso quello che sta vivendo.Vede il gruppo arrendersi pian piano a questa nuova realtà , senza opporre resistenza, per lui è difficile fare lo stesso.
Non può fidarsi, e cosa più importante, non vuole fidarsi. Le delusioni non tardano mai ad arrivare, e per Daryl, questa è la prossima.
Ma il vero Rick è ancora tra noi, il suo piano non tarda ad arrivare.
Se vi soffermate un attimo sul discorso finale di Rick, capirete una cosa.
Nella sua riflessione si parla di sopravvivenza.
<<E' tutta una questione di sopravvivenza, a qualsiasi costo. La gente là fuori ha sempre un secondo fine. Cerca sempre di sfruttare le tue debolezze. Ti giudica sulla base di quello che può portarti via, e su come può usarti per sopravvivere.>>
Notate qualcosa?
E' il suo piano sin dall'inizio.
Lui e il suo gruppo vogliono sopravvivere, sono pronti a cogliere ogni occasione o sfruttare ogni debolezza.
Il nuovo posto è un luogo sicuro, e Rick lo valuta per poterlo tenere per se, nel caso le cose vadano male.
E' lui ad avere un secondo fine.
La gente là fuori sono loro.
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